Vis a Vis - Fuoriluogo 18 / 2015

     Artists in Residence Project

 

Limosano (CB) / Nina Bacos - Oratino (CB) / Luigi Grassi

a cura di Deirdre MacKenna

agosto 2014 / novembre 2014 

Limiti inchiusi arte contemporanea

gruppo di lavoro: Paolo Borrelli, Fausto Colavecchia, Silvia Valente

Regione Molise - Assessorato alla Cultura / Piano Integrato Molise Arte e Cultura 

Partner: ARATRO - Università degli Studi del Molise / Associazione Turistica e culturale “Pro-Limosano”

 

Nina Bacos

Km zero, 2015

 

Luigi Grassi

Oratino, 2015

 

Giunto alla sua quarta edizione il progetto Vis à Vis-Fuoriluogo 18 ha sentito la necessità, in quanto materia creativa viva e pensante, di modificare alcuni tratti distintivi della sua struttura organizzativa, una sorta di “restyling  stilistico”, di cambio d’immagine capace di donare nuova linfa ad un percorso ormai assorbito e consolidato. Sì, perché Vis à Vis ha dimostrato nei suoi pochi anni di vita una crescita tangibile della sua percezione sul territorio, grazie alle opere realizzate dagli artisti ospitati ma anche per merito dell’impegno costante di divulgazione e pratica di attività culturali poste in essere dagli organizzatori. Senza incorrere nella pericolosa trappola dell’auto-compiacenza, basterà sottolineare il riguardo con il quale gli ideatori del progetto hanno seguito l’andamento della propria “creatura”, una dedizione naturale che si è alimentata nel tempo dall’intersezione di vite ed esperienze gratificanti anche sul piano emotivo più intimo. Amicizie, legàmi, sinergie e nuovi progetti sono solo alcuni dei frutti che Vis à Vis ha restituito, dimostrandosi progetto ormai “adulto”, robusto, propulsore di nuove pratiche. In questo piccolo universo sentimentale – dimensione non trascurabile, bene intesi, qualora si parli di creatività – non si può ignorare un attributo sostanziale del progetto che, già a partire dalla fusione con Fuoriluogo, ha offerto dimostrazione della sua natura scientifica e rigorosa. La sperimentazione ha da sempre rappresentato l’elemento cardine nella pratica delle residenze, è così fin dalle sue origini e l’esperienza portata avanti nel perimetro di Vis à Vis si è fregiata di questa prerogativa cercando, di anno in anno, di ponderare attentamente le scelte artistiche e curatoriali, di migliorare i canali di comunicazione, di favorire e semplificare l’incontro con il pubblico. Esiste, a mio avviso, un solo ed unico strumento capace di innescare questi meccanismi, una semplice operazione che spesso, ahinoi, molti operatori culturali estromettono dalla propria etica deontologica cadendo nell’errore più grave (e più diffuso) di considerare il proprio progetto una creatura di esclusiva appartenenza. Commettere questo sbaglio significa dichiarare la fine di un’idea. Ciò che occorre, al contrario, è offrire al pubblico sempre nuovi punti di vista, rinnovate angolazioni di pensiero capaci di incentivare la crescita naturale di una attività, allontanando possibili insabbiamenti generatori di vacue e ridondanti operazioni culturali. “Agitate un po’ la vostra storia” - ha detto Raghava KK, artista indiano ideatore di un innovativo libro per iPad dedicato ai bambini e attraverso il quale, con un semplice movimento, è possibile cambiare la prospettiva del protagonista. Senza questo passaggio, è impossibile attivare il meccanismo della creatività. Anche per Vis à Vis, dunque, si è reso indispensabile questo turnover affinché agli artisti e al pubblico non venisse negata la possibilità di vivere un’esperienza completa, filtrata attraverso occhi nuovi  - quelli di un nuovo curatore - capaci di innestarsi sui sedimenti delle passate edizioni e di raccogliere consapevolmente l’eredità ricevuta. Scegliere Deirdre MacKenna come nuova curatrice di Vis à Vis-Fuoriluogo 18  è stato quanto di più naturale potesse verificarsi,  per via della sua comprovata esperienza nell’ambito di programmi culturali internazionali e, parallelamente, per il sodalizio creativo già avviato con l’associazione Limiti inchiusi. Scozzese di nascita, MacKenna ha origini molisane e spesso trascorre in regione parte del suo tempo contribuendo alla realizzazione di progetti artistici sul territorio italiano; il suo lavoro di ricerca è rivolto principalmente alla fotografia “quale linguaggio fondamentale e progressista nell’arte e nella società contemporanee”[1], non a caso è stata fino al 2013 direttrice della Stills Gallery di Edimburgo, istituendola quale “Centro per la fotografia scozzese”. [2] Descrivere a grandi linee le sue attitudini professionali risulta utile alla comprensione del lavoro che MacKenna ha ideato per la quarta edizione di Vis à Vis, un’edizione per la prima volta dedicata esclusivamente ad un linguaggio artistico e, visti i presupposti, non poteva che trattarsi di fotografia. Una scelta di genere, quindi, ma che si definisce e assottiglia il suo campo d’azione se relazionata ad un concept di particolare rilievo nelle ricerche curatoriali di MacKenna, volte ad esplorare e documentare la dimensione dell’arte visuale in relazione alle trasformazioni sociali e, in particolare, al fenomeno delle migrazioni umane. Dunque un punto di vista esplicito, preciso e assolutamente trasferibile ai piccoli contesti di Limosano e Oratino. Una situazione non di certo nuova per MacKenna che, nel suo ruolo di ricercatrice, si è impegnata in un dottorato presso l’Università di Dundee incentrato, appunto, sul ruolo del curatore, sulle strategie che regolano questa professione e sulle responsabilità dei processi condotti in relazione ai valori culturali recepiti da organizzatori e partecipanti. Un’analisi puntuale, dunque, che ricalca appieno le idee generatrici di Vis à Vis ma che, quest’anno, hanno trovato forma e sostanza in prodotti artistici completamente rinnovati. La scelta curatoriale è ricaduta su due personalità artistiche molto differenti (Nina Bacos, svedese e Luigi Grassi, molisano) ma che hanno saputo cogliere, nell’intimità del proprio lavoro, aspetti comuni di un racconto iconico che parla di artisti e di comunità, della loro relazione e della loro infinita replicabilità.

 

Silvia Valente

 


[1] http://www.fondazionefotografia.org

[2] ww.stills.org

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