2009


            1 _ Play

 

Michelangelo Janigro

14 novembre / 15 dicembre 2009

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

 

Molti i significati di “play”: suonare, giocare, interpretare, agire, vivere. I lavori esposti indagano i meccanismi invisibili che condizionano la nostra vita, le forze che ne regolano l’equilibrio, la spietata coerenza del caso, che segna i nostri destini. Pochi elementi si ripetono all’infinito, seguendo lo stesso il codice che condiziona la nostra esistenza, così semplice e così indecifrabile nella sua bellezza. “Fusion trilogy”, dove sette spirali rappresentano le nostre energie chakra, che entrano in fusione armonica e sinergica con sette energie parallele. La musica, col suo scorrere dinamico nel tempo, le sue escursioni, le sue dissonanze, i suoi silenzi, possibile metafora della vita. Infine il gioco degli scacchi, simulazione perfetta dei nostri destini: la vita è una partita che non può reggere all’infinito i suoi equilibri. Prima di ogni intenzione speculativa, le opere offrono un contatto amichevole, si rivolgono allo sguardo e all’animo del fruitore, poi alla sua mente. . Dalla lettura retinica a quella concettuale. La mostra vuole superare le facili mode, scegliere la coerenza al di là dello stile. Due opere decisamente figurative sottolineano questa intenzione, sono la necessaria contraddizione e insieme la chiave di lettura, un ritorno alla speranza. Le altre opere, pur essendo estremamente sintetiche, non sono semplici esercizi compositivi, pura astrazione, ma figurazione “di confine”. Esse rivelano, oltre il primo sguardo, un legame diretto con la realtà: gli interrogativi, l’energia, i sentimenti, i pensieri della nostra vita.

 

     

      2 _ Futuro anteriore

 

Paolo Borrelli / Fausto Colavecchia / Barbara Esposito / Dante Gentile Lorusso / Luigi Grandillo / Cinzia Laurelli / Mauro Presutti

13 novembre 2010 / 5 dicembre 2010

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

Festival dei Misteri - Comune di Campobasso

 

“… qualche anno fa qualcuno mi chiese: come definirebbe il futuro? Io risposi: è facile, il futuro sarà noioso. Saremo tutti annoiati e quando la gente è annoiata, come i bambini che si annoiano, comincia a rompere i giocattoli. Vedo periferie che si diffondono per il pianeta, la suburbanizzazione dell’anima, vite senza senso, noia assoluta. Una specie di mondo della tv pomeridiana, quando sei mezzo addormentato ...” (James Graham Ballard)

Questa mostra, con i linguaggi dell’arte contemporanea, vuole ragionare sulle possibilità che ci restano d’intravedere ancora un orizzonte per il quale valga la pena ricominciare. Una nave dei folli che s’incammina senza una rotta ben definita, che fa affidamento sulla bussola visionaria dell’arte e sulle sue irrinunciabili contaminazioni con il quotidiano. Un’arte politica nel senso più intimo, un’arte tanto distante dall’intrattenimento almeno quanto indisponibile a tollerare alti livelli di digeribilità, un’arte insomma, indigesta, che individua il racconto delle miserie di questi anni attraverso i misteri e le macchine morbide delle nostre oscene consuetudini.

(Paolo Borrelli, estratto dal catalogo della mostra). Catalogo / Edizioni Limiti inchiusi  

 

 

        3 _ Contrappunto

 

Vaccarini e Hof

7 maggio / 24 maggio 209

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

A cura dell'Ordine degli architetti di Campobasso

 

 

        4 _ Numerale

 

Barbara Esposito /  Cinzia Laurelli

17 aprile / 4 maggio 2009

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

 

NUMERALE è una mostra, un progetto, una formula. Una serie di 4 lavori + 1 raccontano due approcci -uno sognante l’altro scientifico-al tema.

Il progetto presenta le possibilità d’impiego del numero nel visuale attraverso una duplice modalità: la relazione con lo spazio con interventi site specific e la processualità delle operazioni.

L’uso della cifra, scritta o immaginata, è all’origine di un ragionamento sull’ambivalenza del numero, sul suo valore caotico e insieme ordinatore. Gli interventi, strutturati secondo un condiviso gusto minimale, fanno riferimento a linguaggi artistici diversificati che trovano nel +1 una logica d’insieme.

NUMERALE (5) è un gioco che evoca il potenziale indicato dal numero. Una serie di atti rilanciano un discorso che potrebbe ripetersi all’infinito perché fondato su un’incalcolabile molteplicità di casi.

Cinzia Laurelli presenta due installazioni. In diciannovegennaioduemilanove/sediciaprileduemilanove (1) l’idea del corpo supera il concetto di memoria per porsi come elemento di trasformazione. La realtà del cambiamento è certificata meticolosamente, misurata e ricucita addosso attraverso un’azione rituale. L’attenzione ai confini del proprio corpo denuncia la vulnerabilità dell’intimità nella società contemporanea.

I numeri in principio: tricodecimale (3) è l’origine di un processo a cadenza esistenziale. Una serie fotografica, a limite tra l’ironia e il sogno, suggerisce un pensiero che assegna al numero un valore simbolico. La mente produce ciò che va oltre il visibile: dall’immagine emerge la progressione dell’esperienza passata.

Barbara Esposito con wunderkammer (4) ridefinisce il processo di costruzione di uno spazio impossibile.

L’installazione mette a confronto il concetto di ripetibilità di un’immagine e la sua messa in forma, la differenziazione dell’uguale e la distanza tipicamente museale del guardare. Un modulo riprodotto un numero n di volte si contrappone come massa critica all’idea di cornice.

volume (2) è una installazione site specific. Una serie di disegni documentano la presenza dell’opera nello spazio espositivo. L’aspetto tautologico del progetto sottintende una ri-misurazione dello spazio reale. L’analisi e la successiva riproduzione dell’impianto spaziale porta ad una appropriazione in termini estetici dell’esistente. La riconoscibilità del luogo nell’immagine può diventare un dispositivo di attivazione della fruizione.

 

 

        5 _ We Are Real

 

Paolo Borrelli / Cristiana Califano / Mariagrazia Colasanto / Fausto Colavecchia / Barbara Esposito / Giovanni Diana / Raffaella D'Uva
Alessia Finori / Dante Gentile Lorusso / Luigi Grandillo / Cinzia Laurelli / Michele Leonelli / Alessandra Mancini / Alessio Martella

13 novembre 2010 / 5 dicembre 2010

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

Festival dei Misteri - Comune di Campobasso

 WAR

Una semplice domanda: Are You Real? Rivolta ai 14 artisti invitati dalla galleria produce un caleidoscopio di riflessioni sul tema attualissimo del “reale” e del “virtuale”. “We Are Real” è il titolo della mostra che la galleria Limiti inchiusi propone per spalancare le porte ad una primavera ricca di appuntamenti d’arte nel capoluogo molisano. Gli artisti presenti in mostra sono: Cristiana Califano / Dante Gentile Lorusso / Alessia Finori / Cinzia Laurelli / Paolo Borrelli / Fausto Colavecchia / Alessio Martella / Giovanni Diana / Luigi Grandillo / Barbara Esposito / Mariagrazia Colasanto / Alessandra Mancini / Raffaella D'Uva / Michele Leonelli.

 

 

        6 _ Sopravvivere

 

Luciana Picchiello

21 febbraio / 22 marzo 2009

a cura di Lorenzo Canova

Limiti inchiusi arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso

... operando con la scultura, la pittura e la scrittura, Luciana Picchiello riprende un tema centrale di una certa linea che va dall'Arcadia al Neoclassicismo fino al Romanticismo, una visione dove l'arte non teme di confrontarsi con l'iconografia e le tematiche funerarie. ... (Lorenzo Canova)

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